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domenica 30 dicembre 2012

Articoli



La ragazza dagli occhi grandi, come Alice nel Paese delle meraviglie





al salone internazionale del libro di Torino









al bookcity di Milano















I libri da mettere in valigia, consigli
Non credo esista un genere particolarmente indicato da consigliare per le vacanze, né che le letture estive debbano essere per forza leggere e/o poco impegnate, semplicemente vi consiglierò dei libri che mi piacciono, sperando di fare cosa gradita pure a voi.

Personalmente, oltre ai libri che metto in valigia, adoro esplorare le librerie locali. Sono un’inguaribile romantica e mi piace ricordare che quel determinato libro l’ho acquistato e letto lì. . .Mi piace legare il ricordo del luogo ai libri, come se fossero la colonna sonora della mia vacanza. 





Presentazione "Argentovivo" a Ivrea


Avevo già avuto l’onore di conoscere Marco Malvaldi al salone del Libro di Torino, di godere della sua simpatia e di avere autografato “La briscola in cinque” (per la recensione cliccare qui) Poi, ieri ho avuto la fortuna di incontrarlo a Ivrea, in un’enoteca nel centro storico (Vino e dintorni)  alla presentazione del suo ultimo successo: "Argentovivo" (Sellerio editore)
È una persona molto simpatica, molto aperta, schietta, umile e semplice, e con una gran cultura, sia scientifica che umanistica.
Le tematiche che si sono affrontate infatti sono state le più disparate, 




Presentazione de "I ragazzi Burges" di Elizabeth Strout e incontro con Paolo Giordano, al circolo dei lettori di Torino


E. Strout, immagine tratta dal web

Lunedì 21 ottobre a Torino, in via Bogino 9, presso la sede del Circolo dei Lettori (in un palazzo storico immerso in un'atmosfera d'altri tempi) si è concluso il tour italiano di Elizabeth Strout, vincitrice del premio Pulizer per Olive Kitteridge  nel 2009
Contestualmente si è tenuta la presentazione del suo nuovo romanzo "I ragazzi Burgess" edito in Italia da #Fazieditore





Festival della lettura-

 
copyright Miriam Caputo
da ieri 20 giugno, fino a Domenica 23 giugno, nella mia città, Ivrea,  si sta tenendo la prima edizione di un evento interessantissimo, 
La Grande Invasione, organizzata dalla casa editrice minimum fax di Roma e dalla Galleria del Libro di Ivrea. Reading, conferenze, laboratori per bambini, seminari, spettacoli teatrali, e tutto ciò che ruota intorno al mondo della letteratura, dei libri, della cultura e dell'arte.
Ho iniziato a visitare il festival oggi, con il mio solito spirito da Alice nel paese delle meraviglie, selezionando gli incontri, dei quali vi parlerò diffusamente nei prossimi giorni.



La grande invasione_quattro giorni dopo


copyright Miriam Caputo

Chiedo scusa per il ritardo con cui scrivo questo reportage, ma ho avuto degli impegni improcrastinabili.
Cercherò di farmi perdonare arricchendo la descrizione con dovizia di particolari, più del mio solito, sia per quanto riguarda l’incontro con i blogger Leggere la rete, tenutosi venerdì 21 giugno sia per quanto riguarda la conferenza sull’editoria, tenutosi sabato 22.

Sicuramente questi sono stati gli incontri più interessanti, almeno dal mio punto di vista di blogger e di scrittrice esordiente.


Per quanto riguarda i blogger, l’incontro Leggere la rete, è stato moderato dalla blogger Valentina Aversano di minima&moralia  il blog della casa editrice minimumfax organizzatrice di tutta la manifestazione, La grande invasione  o Festival della lettura


Non dimentichiamo la grande invasione_Incontro con gli editori


© Miriam Caputo
Al festival della lettura di Ivrea non poteva mancare l’analisi di un tipo di lettura, quella di chi legge per mestiere.
Leggere per mestiere  infatti si chiamava l’incontro con Antonio Sellerio, Giuseppe Laterza, Beniamino DeLiguori (Edizioni di Comunità), Erensto Ferrero (direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino - Einaudi editore)
Sicuramente il più interessante di tutto il festival, dal mio punto di vista. Infatti per me, come per altri scrittori esordienti, è importante se non fondamentale conoscere come funzioni il meccanismo di selezione dei manoscritti all’ interno di una casa editrice. I tempi d’attesa lunghi sono motivati da più letture che si stratificano da parte di più persone (ma non tante), un tipo di lettura non rilassante, come quella di qualsiasi lettore, ma scientifica, di responsabilità, tenendo d’occhio tanti fattori, dei quali l’aspetto economico o di marketing, è solo una frazione.

Salone del libro di Torino 2013: la prima giornata raccontata da Miriam Caputo

Giovedì 16 maggio 2013 è iniziata l’edizione 2013 del salone internazionale del libro di Torino, il più importante evento culturale del Paese, punto di incontro per lettori, scrittori, editori e quest’anno anche artisti, poiché il tema centrale è la creatività, “dove osano le idee”. Paese ospite: il Cile. Regione ospite: la Calabria.
Come sempre, è impossibile visitare tutto, anche se è ciò che si vorrebbe, occorre purtroppo fare una selezione. La realtà delle cose ha poi deciso per me di fare un’ulteriore selezione, prima di tutto  perché la sala che ospitava Luis Sepùlveda l’immenso scrittore cileno, era eufemisticamente “piena” e non mi è stato purtroppo “permesso” di incontrarlo (ma mi rifarò domani). In secondo luogo, perché alcuni appuntamenti si sovrappongono e non disponendo dell’ubiquità bisogna scegliere. La scelta si rende necessaria anche per fare un lavoro fatto bene e dotato di un minimo di profondità.
Il salone del libro di Torino mi ha permesso di conoscere uno scrittore ungherese, Peter Esterhazy, il cui  romanzo più famoso è Harmonia Celestis
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Salone Internazionale del libro di Torino 2013: Luis Sepùlveda e la poesia cilena


copyright Miriam Caputo

Ore di fila in piedi per incontrare un uomo eccezionale, ne è valsa davvero la pena! Un uomo semplice, come solo i “grandi” sanno essere, che parla perfettamente in italiano con un accento spagnolo simpaticissimo. Punto focale dell’incontro non è stata la produzione letteraria di Luis Sepulveda ma la poesia cilena

paese ospite del Salone internazionale del libro di Torino 2013.
Quando si pensa alla poesia cilena si pensa aPablo Neruda, ovviamente. Questo reading mi ha permesso di conoscere poeti che non conoscevo, oppure che conoscevo solo di nome, compresa la poetessa Carmen Yanez,che era presente a raccontarci della sua ultima raccolta, edita da Guanda editore.
Alla conoscenza si affianca l’emozione         >> continua a leggere



Salone del libro di Torino, dal vecchio al nuovo: dall’ incontro con Eugenio Scalfari al dibattito sulle nuove tecnologie

Salone del libro di Torino, dal vecchio al nuovo: dall’ incontro con Eugenio Scalfari al dibattito sulle nuove tecnologie
copyright Miriam Caputo

Se il problema di dover scegliere fra i molteplici eventi presentati al salone del libro si era già presentato durante la settimana, ovviamente nelle giornate di Sabato e Domenica si triplica. Personaggi di spicco, dibattiti interessanti,eventi che si sovrappongono come orari, code interminabili.
In questo articolo voglio parlare di due cose molto diverse, accomunate non solo dal fatto che si sono svolte nella stessa giornata, ovvero Sabato 18 maggio, ma anche da altro, poiché un incontro riguarda il passato, un rappresentante  del “vecchio giornalismo” importantissimo per l’informazione nel nostro paese, Eugenio Scalfari.
L’altro riguarda un dibattito sui problemi generati dalle nuove tecnologie, prima di tutto la tutela del diritto d’autore, 
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Salone internazionale del libro di Torino, resoconto finale: presentazioni di libri come veri e propri spettacoli

Fra  le presentazioni cui ho assistito domenica 19 maggio al Salone del libro di Torino (che per me è stata la giornata conclusiva) si può rinvenire un trait d’union: le presentazioni di libri sono diventate dei veri e propri spettacoli, commiste di musica e di teatro, anche ad alti livelli. A ciò si aggiunga che il tema centrale di quest’ultima edizione del Salone, appena trascorsa, era proprio la “creatività”.
Paolo Giordano ph copyright Miriam Caputo


È molto bello che la creatività sia “unica” e che non ci siano compartimenti stagni, poiché anche la scrittura è una forma di Arte a tutti gli effetti ed è giusto che si fonda con altre forme creative. Per parte mia è anche giusto che l’artista vero si formi su tutto, e non si soffermi su una tecnica specifica, ma è giusto che il punto focale sia la trasmissione di “emozioni”. Questo concetto l’ho anche ribadito in altre sedi, non per essere ripetitiva ma perché ne sono convinta dal profondo.  >> continua a leggere





TIP TAP DANCE E DESIDERIO DI LEGGEREZZA
Nonostante nell’immaginario collettivo il tip tap sia sicuramente collegato a qualcosa di bello, nonostante piaccia quasi a tutti, evocando immagini suggestive, collegate  ai celebri musical  americani, non è  sicuramente fra le discipline di danza più praticate, almeno nel nostro bel paese.

Quando si pensa al tip tap si pensa a Ginger Rogers e a Fred Astaire , e al loro volteggiare con leggerezza, alla piccola Shirley Temple, e a “Singing in the Rain” il famosissimo musical avente come oggetto il passaggio dal cinema muto al cinema sonoro. Infine più recentemente si può citare la  “fila” dorata di Micheal Duglas in “Chorus Line”. copyright Miriam Caputo






I cani lavoratori



Ci sono cani e cani, ci sono cani randagi, soli, abbandonati, maltrattati, ci sono cani amati, nei nostri cortili, nelle nostre case, nelle loro cucce, sui nostri tappeti, sulle nostre poltrone. Ci sono cani nei canili che  attendono solo un po’ di carezze e di calore. Ci sono cani che stanno tutto il giorno da soli, ci sono cani che convivono con altri cani, o con gatti o con altri animali.





 I Lavoratori dello spettacolo





In questa epoca di grave crisi del lavoro, i lavoratori dello spettacolo sono sicuramente fra i più svantaggiati, a causa (negli ultimi anni) dei tagli alla dotazione dei beni culturali, tagli al fondo unico per lo spettacolo e tagli di miliardi di euro in trasferimenti alle Regioni, province e Comuni .
C’è da dire che se il posto fisso è diventato una chimera, per i lavoratori dell’ambiente dello spettacolo era già una situazione usuale, per la natura stessa del lavoro, in quanto creatività implica di per sé stessa mobilità e desiderio di cambiare ed evolvere.









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