Typewriter

Typewriter
I contenuti di questo blog non possono essere riprodotti, neanche in parte, senza l'autorizzazione scritta dell'Autrice.

venerdì 8 marzo 2013

Il silenzio dell'onda-Gianrico Carofiglio

Il silenzio dell'onda-Gianrico Carofiglio

Rizzoli, 2011



Libro molto particolare, riesce ad emozionare anche se il tipo di scrittura è freddo e distaccato, come è nello stile
dell'autore.

 Si sente che è scritto da un ex magistrato, così come si sentiva in "Non esiste saggezza", una raccolta di racconti, e in "La manomissione delle parole" che è addirittura un saggio. Anche nei racconti e nei romanzi l'autore è scientifico ed obiettivo, ma questo non significa che non scandagli molto bene la psicologia dei personaggi e non descriva e trasmetta emozioni, pur non essendo "carnale". Inoltre, in questo caso emozionante è la storia in sé e fa riflettere non poco.Un ex appartenente alle forze dell'ordine è momentaneamente sospeso per problemi di "salute" e frequenta lo studio di uno psicologo, così ripercorre la sua storia e la sua vita e incontra persone nuove, anch'esse con problemi. Le vicende e le vite si intrecciano. Talvolta è doveroso ripercorrere il passato e i fantasmi dello stesso per poter affrontare il futuro, talvolta gli incontri del presente possono aiutarci reciprocamente ad affrontare i nostri fantasmi e le nostre paure.

Molto toccante la scena in cui il protagonista prende un taxi di notte e il taxista gli fa notare le bellezze della città, Roma, in cui egli vive e che non aveva mai notato. Nel leggere mi sono immedesimata e mi sembrava di essere dentro un film degli anni '50. Il significato che vuole trasmettere l'autore, secondo me, è che la bellezza ci passa sotto gli occhi tutti i giorni e noi non ce ne rendiamo neanche conto, presi da mille problemi e da fantasmi che ci perseguitano.

© Miriam Caputo



Nessun commento: