Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
Luis Sepulveda
1989
(ed. Tea maggio 2011)
traduzione: Ilide Carmignani
“Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l'antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia.”
“Il
vecchio che leggeva romanzi d’amore” è la storia di Antonio Josè Bolivar, che
vive ai margini della foresta amazzonica.
Questo
romanzo, che è un capolavoro, ha due grandi temi conduttori: l’amore per la
natura e l’amore per la lettura.
Lo stile
è scorrevolissimo, e l’autore riesce a illustrare senza strappi le vicende
della vita del protagonista in tempi e luoghi diversi, anche precedenti alla
sua vita nella foresta, dal suo matrimonio, alla morte della moglie, alle
visite del dentista alla comunità della foresta (divertentissima è la
descrizione dell’estrazione dei denti)… Sarà proprio il dentista ad introdurre
Antonio nel magico mondo della lettura. Tutto è narrato con naturalezza ed il
lettore viene preso per mano e condotto dal narratore.
Quando
Antonio scopre il mondo dei libri può viaggiare in luoghi ed epoche che non ha
mai conosciuto, senza spostarsi. Fantastica è la descrizione della città di
Venezia.
Per
quanto riguarda il rapporto con la natura, è una tematica ricorrente nella
narrativa di Luis Sepulveda, la necessità del rispetto per la natura, per le
foreste e per gli animali. La natura è selvaggia e si ribella solo se
maltrattata. In questo libro molto commovente è la vicenda del “tigrillo” e del
rapporto fra l’animale e il protagonista. La lealtà che si ritrova nel mondo
animale raramente la si ritrova nella razza umana. Se non vogliamo rispettare
la natura per amore, o per civiltà almeno potremmo farlo per convenienza,
perché non si ritorca contro di noi. Questo è il messaggio.
Un libro
scorrevole, che si legge in poco tempo e che regala molta azione e molte
emozioni.
copyright Miriam Caputo
ed. Guanda |
Nessun commento:
Posta un commento