Inés dell'anima mia
Isabel Allende
Feltrinelli editore
sesta edizione ottobre 2013
traduzione: Elena Liverani
Non sono mai stata un’amante della storia, specialmente per come me la facevano studiare al liceo, mi era ostica, al contrario della filosofia. Forse anche per questo motivo per molti anni le mie letture si sono sempre orientate verso le storie inventate, e non verso i romanzi storici. Fortunatamente nell’ultimo anno sto dando un’inversione a questa tendenza, specialmente quando a raccontare la storia è una penna sapiente come quella di Isabel Allende.
Inés Suarez, nasce all’inizio del cinquecento in Spagna, figlia di un artigiano, umile ricamatrice, parte per il nuovo mondo alla ricerca del marito Juan, che l’aveva abbandonata, per cercare fortuna
FRASI
"...non credevo all'esistenza di una città d'oro, dalle acque incantate che donavano l'eterna giovinezza, o di amazzoni che se la spassavano con gli uomini, per poi congedarli carichi di gioielli, ma sospettavo che là ci fosse qualcosa di ancor più prezioso: la LIbertà. Nel Nuovo Mondo ognuno era padrone di se stesso, non ci si doveva chinare davanti a nessuno, si poteva commettere errori e cominciare di nuovo, essere una persona diversa, vivere un'altra vita. Là nessuno doveva sopportare il disonore e perfino il più umile poteva arrivare in alto"
"Avremmo potuto imbatterci in chiesa, magari la sua mano sfiorò la mia nell' acquasantiera e i nostri sguardi si incrociarono senza riconoscerci. Né quel vigoroso soldato, segnato dalle esperienze, né io, una piccola ricamatrice, potevamo immaginare cosa il destino avesse in serbo per noi"
"Non ho avuto colpe, se non quella di essere una donna, ma pare che ciò sia già di per sé un crimine. Noi donne veniamo accusate della lussuria degli uomini, ma il peccato non è forse di chi lo commette? Perché dovrei pagare io per gli errori degli altri?"
"Un uomo fa quel che può, una donna quello che lui non può"
"Nel corso della vita abbelliamo alcuni ricordi e cerchiamo di dimenticarne altri"
"Ho perlomeno settant'anni come ho detto ben vissuti, ma la mia anima e il mio cuore, ancora imbrigliati in spiragli di gioventù si domandano cosa diavolo sia successo al corpo. Quando mi guardo nello specchio d'argento, il primo regalo di Rodrigo per le nozze, non riconosco la nonnina coronata da capelli bianchi che a sua volta mi guarda. Ma chi è questa, che si burla della vera Inés?"
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