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giovedì 8 gennaio 2015

Gennaio 2015_ tempo di bilanci

Buongiorno, e tantissimi auguri di buon anno a tutti.
Le feste sono finite, finalmente (...ops...) ma spero di essere ancora in tempo per esprimere i miei auguri.
Che sia un anno pieno di letture, di cultura e di crescite personali e collettive.

L'inizio dell'anno è sempre un momento di bilanci per tutti, volenti o nolenti. Nolente sono soprattutto io. Non che mi sottragga alle responsabilità, ci mancherebbe, anzi senza false modestie ogni tanto dovrei imparare a farlo! Ciò che mi rende un po' perplessa è che lo si debba fare tutti nello stesso momento. Tuttavia alla fine, come dice il buon vecchio e caro "Osho" ogni tanto provo a cedere, lascio andare, e mi comporto anche io secondo il calendario e le convenzioni. Lasciar andare è liberatorio per la filosofia zen. . .

Basta chiacchiere, mi sono svegliata con l'idea di fare un elenco (ma non è un mero elenco, c'è anche il link alle recensioni, oppure spendo qualche parola) dei migliori libri letti nel 2014, dei libri che ho sul comodino (pare vada tanto di moda anche sui social), dei primi acquisti librosi del 2015 e del primo film (uno solo per ora) che ho visto nel 2015.


I migliori libri che ho letto nel 2014 (solo i primi 10) se cliccate sul titolo c'è il link alla recensione, e su tumblr ho creato il photoset completo.
in ordine rigorosamente sparso:
1) Se chiudo gli occhi, Simona Sparaco;
2)Todo modo, Leonardo Sciascia;
3) Donne, Andrea Camilleri;
4) Una-storia-semplice, Leonardo Sciascia;
5) Il sogno di scrivere Roberto Cotroneo;
6) Domani nella battaglia pensa a me, Javier Marias;
7) La costola di Adamo, Antonio Manzini;
8) Io ero l'Africa, Roberta Lepri;
9) Pista nera, Antonio Manzini;
10) Colazione da Tiffany, Truman Capote.

Libri in  rilettura:

- Come Dio comanda, Niccolò Ammaniti (Mondadori), in rilettura.
Ammaniti per me resta sempre il migliore, l'unico che ho sempre letto e riletto volentieri anche quando non avevo l'abitudine di rileggere. Il motivo non riesco tanto a spiegarlo, anche se dovrei. Forse perché è scorrevole e viscerale, è una lettura che ti prende senza staccare il naso, lo stomaco, il cuore e ogni parte del corpo dal libro. Forse perché ha il dono della leggerezza, a tratti  fa ridere pur trattando di tematiche spesse come in questo libro e come sempre. Forse perché. . . l'amore non si spiega. Leggetelo pure voi (se ancora non lo avete fatto) e fatemi sapere. . .




_ Se una notte d'inverno un viaggiatore, Italo Calvino (Mondadori), in rilettura.
Mettiti comodo lettore. 
Qui siamo agli antipodi. Una lettura non semplice, un vero e proprio esperimento letterario, costruito a tavolino, in modo a dir poco geniale. I racconti sono incompiuti ma è il lettore il padrone, il vero protagonista della storia. Qui sta il colpo di genio, nella chiave (o nelle chiavi) di lettura. Un vero grattacapo, non scorrevole, non trascinante, ma imprescindibile da leggere , inevitabile da rileggere.








_Aspettando Godot, Samuel Beckett, (Einaudi), in rilettura:

Una lettura necessaria per chi come me ama il teatro. Un'opera portatrice di un sanissimo relativismo che consiglio a chi tende a mettere le etichette e crede di avere sempre la verità in tasca.











Libri in lettura: 


_Raymond Carver, Cattedrale (Einaudi)
 Racconti che sono delle perle, puliti senza sbavature, che entrano direttamente in medias res.














I primi acquisti librosi del 2015:


Pizza per autodidatti, Cristiano Cavina  (Marcos y marcos)
un saggio sulla pizza, che per noi italiani resta sempre il piatto più buono che ci sia











La relazione, Andrea Camilleri, (Mondadori)
un romanzo Hitchcockiano del Maestro Camilleri.













Libri in prossima uscita in libreria: 



Antonio Manzini, Non è stagione, Sellerio editore
Il tanto atteso ritorno di Rocco Schiavone.












Infine, il primo film che ho visto nel 2015 (anche se era uscito già nel 2014)

Non sono una critica cinematografica, ma mi permetto di consigliarvi vivamente di vedere questo film. 
A me è piaciuto moltissimo. La tematica razionale/irrazionale, scienza/magia è interessantissima. L'interpretazione di Colin Firth  magistrale, ma soprattutto la colonna sonora è strepitosa, selezionata da quel genio esperto di musica jazz che e' Woody Allen. Il nome da solo è una garanzia. Naturalmente per apprezzarlo dovete apprezzare l' ironia e il jazz, insomma dovete avere buon gusto ;)






© Miriam Caputo riproduzione riservata

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