È una persona molto simpatica, molto aperta,
schietta, umile e semplice, e con una gran cultura, sia scientifica che
umanistica.
Le tematiche che si sono affrontate infatti sono
state le più disparate, così come il libro è un concentrato di argomenti diversi
e di tanti spunti interessanti, dalla tematica della ricerca scientifica, come
renderla interessante, per lasciarla “passare” agli italiani (cosa che
all’estero, ad esempio in Inghilterra, già fanno), all’uso della punteggiatura,
del punto e virgola in particolare, della punteggiatura in generale. L’autore
ha spiegato benissimo e con esempi simpatici (cosa che del resto fa anche nel
libro) la differenza di significato che può avere spostare una virgola da un
punto all’altro della frase, e la differenza che c’è fra usare la virgola, il
punto e virgola e i due punti.
Si è parlato anche delle tematiche classiche di cui
si parla alle presentazioni dei libri: la costruzione della trama del romanzo,
della storia e dei personaggi, nonché della trasposizione televisiva dei suoi
romanzi, in particolare dei delitti del Bar Lume (su Sky, con Filippo Timi nelle vesti di
Massimo, e Carlo Monni nelle vesti di nonno Ampelio). Tematiche classiche ma
affrontate con originalità ed ironia, arricchite dal racconto di aneddoti
spassosissimi. La conclusione è che lo scrittore (in generale) non inventa
nulla, ma trae spunto dalla realtà e rielabora in modo “da far sembrare eroe chi nella realtà è un fesso” (cit. Marco
Malvaldi) anche perché nella realtà ci sono certi personaggi che sarebbe un vero
delitto contro l’umanità non raccontare.
Infine si è parlato di come sono nate le copertine
dei gialli della Sellerio, dal genio di Sciascia e di Enzo Sellerio, quadrate
per stare nella giacca, la misura è stata proprio quella di Sciascia, e
studiate in modo che la scritta richiami nel colore quello predominante nella
figura (infatti ogni scritta ha un colore diverso). Confermo che effettivamente
nella vetrina della libreria le copie della Sellerio sono quelle che attraggono
per prime l’attenzione. Questa informazione ha dato quel tocco di classicità
che personalmente mi commuove sempre.
Voglio ringraziare la Galleria del Libro di Ivrea
per aver organizzato così bene questo evento, come era stato anche per la
Grande Invasione, in un’atmosfera rilassata priva di gessature. Spero vivamente
ne seguiranno altri.
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